accredit-policlinico-gemelli.jpg

Viaggio in Zambia agosto 2025

In attesa delle partenze per la Sierra Leone, raccontare un viaggio umanitario in Zambia è qualcosa di prezioso: non è solo un “resoconto" ma un modo per trasmettere emozioni, realtà vissute e il senso di ciò che si è fatto e visto.

Un'esperienza in Africa di questo genere, non è semplice volontariato, ma un’immersione totale nella realtà locale, fatta di incontri, collaborazione e crescita reciproca.

Per "Gli Occhi della Speranza", è stato il 30° viaggio in Zambia, e quest'anno, grazie alle donazioni, sono stati portati aiuti, per circa 15.000 euro, distribuiti fra il lebbrosario di St Francis, la scuola per i bambini sordi di Suor Carmela e l'orfanotrofio di St Joseph.

Ad oggi, in loco, abbiamo anche una decina di bambini, che aiutiamo nel percorso di studi, a cui altrimenti dovrebbero rinunciare, a causa dei costi troppo elevati dell'istruzione.

Per alleviare le spese delle suore, con il gruppo che è partito con me, si è anche deciso di pagare gli stipendi di tutti i dipendenti di St Joseph, per il mese di agosto (12 persone).

Altro progetto che stiamo valutando, e che speriamo possa andare in porto, è quello di provare a costruire un impianto fotovoltaico nella missione st Joseph. Qui, oltre al piccolo ospedale , l'orfanotrofio e il convento, c'è anche la scuola per sordi, dove a giorni, arriveranno 120 ragazzi di età compresa fra i 6 e 22 anni. La motivazione, è quella di sopperire alla mancanza di luce, che il Governo Zambiano, toglie alla sua popolazione tutti giorni, per circa 15/18 ore, in modo da poterla vendere agli stati confinanti. Il Risultato di questa vergognosa operazione, è quello che la gente deve arrangiarsi come può, con piccoli generatori o piccoli impianti fotovoltaici. Per noi, stare 15 giorni senza luce e senza acqua è stato un piccolissimo disagio, ma immaginiamo chi deve vivere tutta la vita in questa realtà, dove chi protesta, ha come risultato sicuro, il carcere. Cè solo da sperare nelle prossime elezioni del 2026….

Un grazie, a tutte quelle persone che ci hanno sostenuto in questi anni e che continueranno a farlo.